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IL Prodotto (Il Mercante fa Bingo)

 

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Prima di mostrarti i molti campi di applicazione del gioco, devo confessarti una cosa: 


ogni volta che mi trovo a presentare il progetto a qualche potenziale cliente, la parte più difficile è far capire l'importanza del GIOCO che si trova all'interno della scatola.


Questa difficoltà nasce dal fatto che il mio interlocutore  non è per niente interessato al gioco in sè. 

Nella sua testa c'è solo una domanda "Dove sta il  guadagno"?
Ed è giusto così, ci mancherebbe, però c'è un però...


Anche se non sembra, l'importanza o meno del gioco è quella cosa che decreta il successo o il fallimento dello stesso progetto e quindi il guadagno o la perdita per il cliente.


Parliamoci chiaro...non ho scoperto l'America. 
L'idea di reclamizzare qualcosa attraverso un gioco non è poi così originale. Però in tutti i tentativi passati si è sempre commesso almeno 1 dei seguenti 3 errori che ha portato all'inevitabile buco nell'acqua.


Errore n.1  GIOCO TROPPO BANALE
Proporre il "gioco dell'oca" rivisto all'ennesima potenza è facile, semplice, ma deleterio. Un gioco in cui la vittoria dipende esclusivamente dalla fortuna (se io gioco contro il mio canarino abbiamo le stesse probabilità di vincere) può essere divertente la prima volta (effetto novità grafica), ma poi non ci giochi più. Non coinvolge. Ormai abbiamo lo smartphone che trabocca di App fantasmagoriche sempre diverse e tu mi vieni ad offrire il gioco dell'oca, maddai! Forse per la scuola materna.

Inoltre come fa il gioco dell'oca a trasmettere quello che vuoi far conoscere? Con qualche disegnetto o qualche scritta nelle caselle e quindi dimenticate un nanosecondo dopo?


Errore n.2 MINESTRA RISCALDATA
Si crede che adattare il  Brand o quello che si vuol far conoscere  ad un gioco famoso sia la soluzione. 
Siete sicuri?
Chiedetelo a tutti coloro che ora si ritrovano con magazzini pieni di scatole che nessuno vuole e su cui hanno pagato fior di royalties per avere poi il proprio Brand all'ombra del titolo famoso.
Stampati nella testa  che è il gioco che deve adattarsi al tuo Brand, non il contrario. Altrimenti come fai  a proporti se devi sottostare ad una miriadi di regole messe dal proprietario del gioco che proprio perchè famoso non vuol passare in secondo piano?
E poi, il gioco famoso, generalmente è già presente nelle nostre case. Perchè devo prendermi un surrogato? Se desidero qualcosa del Brand compro qualcos'altro che riguarda il Brand stesso.
Senza contare che i giochi famosi possono durare ore, un sacco di tempo sempre più difficile da trovare in un mondo ultraveloce come il nostro.


Errore 3 GIOCO SCONOSCIUTO
Devo ammettere che questo è stato un errore che ho commesso anch'io. Essendo autore mi piaceva l'idea di proporre qualcosa di totalmente inedito, dimenticando il fatto che ormai le persone non comprano più a scatola chiusa. Chi caccia il grano vuole sapere cosa riceverà in cambio. 


IL MERCANTE FA BINGO supera questi 3 limiti. 
Unendo la strategia alla fortuna è coinvolgente oltre che divertente e ti fa venir voglia di rigiocarci più volte.

Non è un gioco per bambini piccoli (si può adattare), ma è per tutti gli altri dai 7 ai 110 anni. Il gioco dura poco più di mezz'ora, e, come spesso accade, puoi rigiocarci quante volte vuoi dando vita a tornei indimenticabili. 


Le "tue" immagini vengono prese in mano più volte e quindi memorizzate a livello subconscio (indelebile).


Deriva da 2 giochi conosciuti (Il Mercante in fiera e la Tombola o Bingo) che si sono uniti fisicamente dando vita ad un "figlio" che pur mantenendo le caratteristiche dei "genitori" ha una propria personalità unica. Inoltre si può giocare a Memory con delle varianti inedite.


E' tutto. Spero che tutta questa pappardella sia riuscita a farti capire che l'innovazione dell'idea non sta solo nella scatola, ma nel suo contenuto. 
L'importanza del gioco unita all'importanza del tuo Brand  aumentano le probabilità di successo portandole alla certezza.

Ecco ora chi può guadagnarci con  "Il Mercante fa Bingo", sono sicuro che ci sei anche tu.

 

Nelle seguenti immagini i dettagli della scatola da gioco ed i suoi componenti.

 

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L'immagine qui sopra mostra la parte davanti della scatola. Come si vede lo spazio all'interno è dedicato all'immagine fornita dal cliente. Il titolo sarà inserito con l'immagine. 

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L'immagine qui sopra mostra la parte sotto della scatola. Come si vede in basso a destra si trova lo spazio per attaccare l'adesivo posto all'interno della scatola e che rende il gioco un pezzo da collezione.

Componenti all'interno della scatola

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30 dischetti (5 per colore) diametro 28 mm. Nel retro di ogni dischetto andrà inserito uno sponsor.

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2 mazzi da 36 carte l'uno. Uguali nella parte frontale dove andranno  inserite 36 immagini diverse fornite dal cliente in base al messaggio che vuole trasmettere. Il cliente dovrà fornire una descrizione (meno parole sono meglio è, l'ideale è una parola) che identifichi l'immagine.
Nella parte posteriore (retro) possono inserire i loro loghi (o altro) 2 sponsor (uno per mazzo).

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3 mazzetti da 80 banconote l'uno. 
Al centro di ogni banconota è possibile inserire uno sponsor (di solito un unico sponsor per tutti e 3 i tagli, ma sono possibili anche 3 sponsor diversi (uno per taglio).
Nello spazio in basso a destra di ogni banconota va il logo del cliente.

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Un adesivo che attesta l'unicità della scatola con un'apposita numerazione.


L'utente è chiamato ad attaccare questo adesivo nell'apposito spazio sul retro della confezione, in questo modo la scatola diventa collezionabile con il valore

che crescerà nel tempo (scarsità).

 

Non saranno possibili ristampe identiche.